Il racconto delle mie vacanze!!!!!!


Sembra  passato un secondo da quando ho fatto scendere la saracinesca dei negozi e mi sono catapultata a casa per preparare la valigia e, come al solito, già sento una lieve tristezza.
Il secondo anno in Grecia, ti fa partire con delle aspettative più alte e con la voglia di spingerti un po' più in là.
La ricerca di posti meno commerciali, più veri e meno contaminati ci ha fatto prendere 4 voli, 4 traghetti, un motorino e due macchine ma ne è valsa la pena.
Il nostro viaggio è iniziato in tre: la nostra famiglia e una piccola Yaris bianca alla scoperta del Peloponeso.



Corinto, Githio, Monenvassia, Gerolimenas... luoghi semplici, indietro di cinquant'anni che ti fanno sentire bene.





























Siamo riusciti a tenere Teo lontano dall'Ipad per ben 5 giorni interi!!!!!!!!!!!!!!!! diciamo che il bagno con tre tartarughe di mare entrate nella baietta a mangiare ci hanno aiutato parecchio ma tutto, anche le ore di spostamento in macchina cantando Vasco a squarciagola, sono state 
bellissime!!!!!!






Poche ore ad Atene in attesa dei nostri amici e partenza per AMORGOS: l'isola de "Le grand Bleu".
Nove ore di traghetto già ti danno l'idea di essere diretti verso una meta non per tutti ma è all'arrivo, alle due di notte, che inizi veramente a fartene un'idea.
Il porticciolo, poche persone in attesa, ancora meno case sullo sfondo e un profumo di mare penetrante.
Senti parlare poco inglese, quasi solo greco e un po' frastornata dal viaggio cerchi qualcuno che ti sia venuto a prendere. 
Arrivi in questo villaggetto ma non riesci a capire bene: è notte, c'è silenzio, Teo vuole andare....lui non è stanco!!!!! Con molta fatica lo COSTRINGIAMO a dormire con la promessa di svegliarci presto.
La mattina apri la finestra e trovi un signore....sta zappando la terra...ci sono delle melanzane enormi, dei pomodori rosso fuoco e gli immancabili cetrioli: le nostre cene.
Una colazione in riva al mare con burro fatto da loro e marmellata di un frutto strano: un misto di prugne e datteri.
A piedi nudi andiamo al paesino.  Vacanza=no scarpe!!!!!!!!












Due negozietti, quattro taverne e un noleggio motorini. Si parte per la prima gita!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Amorgos è un'isola montagnosa e brulla. 
Il confronto con Antiparos, dell'anno scorso, è immediato. Di primo acchito rimani perplesso: ti sembra molto più aggressiva, meno stupefacente ma è solo perchè siamo abituati alle cose facili.
Più passano le ore e più capisci che sei in un luogo magico, in un'isola dal carattere difficile ma che poi ti entra nel cuore.
Gli scorci di Amorgos non li ho visti da nessuna altra parte, la tranquillità della Chora, il vento che diventa tuo compagno e poi, il mare di un blu che ti riempe gli occhi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!  LE GRAND BLEU!!!!!

























Quando capisci che non te ne vuoi più andare è ora di prendere il traghetto: lo Scopelittis, quello dove col mare mosso non c'è scampo: si vomita a fiume!
Noi troviamo un mare come olio e dopo un paio d'ore arriviamo a SCHINOUSSA
Vabbè, qui faccio fatica, non riesco a descrivervela...sembra di essere tornati indietro di 100 anni.  Un'isola per pochi, non per tutti...ci dice la signora che ci riceve...
Un'isola dove ci sono più capre che umani, zero piante e mare limpido. 





















Bella, ma il mio cuore è rimasto ad Amorgos e sono pronta per la prossima estate!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Grazie Betta, per averci portato la dove non saremmo andati... ,-)








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